Dopo l’appartenenza, la seconda legge riguarda l’ordine dei posti all’interno del sistema familiare. L’ordine in oggetto ha un significato letterale e diversi traslati: è cronologico, innanzitutto, ma anche comportamentale. Si riflette in modo sia positivo, sia negativo sulla natura dei rapporti umani e su come questi rapporti crescono, evolvono e hanno ripercussioni sulla nostra vita.
Da un disordine all’interno di un sistema familiare - il cosiddetto disordine sistemico - nascono molte delle difficoltà tra le figure del gruppo: genitori e figli, mariti e mogli, coppie, amicizie e relazioni professionali. Per quanto attiene all’aspetto cronologico, per esempio, abbiamo ordine quando i genitori vengono prima dei figli, quando il maggiore viene prima del minore e così via - non solo in senso fisico e dunque stretto, ma soprattutto comportamentale. Chi viene prima si assume la responsabilità di chi viene dopo; gli adulti devono comportarsi da adulti e i bambini da bambini, secondo una gerarchia che ha a che vedere con il concetto di tempo di appartenenza, ossia quella forza - che possiamo chiamare anche spirito - connessa alla vita, ai suoi momenti e ai suoi ritmi. Cambiare l’ordine, sovvertirlo, ribaltarlo porta confusione e genera problemi.
L’amore cieco, quell’amore del quale siamo tutti, in quanto figli forieri, ci conduce a tali disordini. L’amore che fa dire al figlio “io al posto tuo, io muoio per te, io ti salverò, prenderò su di me tutti i tuoi pesi. Io, un io infantile, un pensiero onnipotente e magico teso al sacrificio." Bert Hellinger, "Il Grande Conflitto"
Quando, per citare un caso, il genitore si mette sullo stesso piano dei figli, anche se animato da buone intenzioni (credendo magari di essere così più vicino a loro), i figli non guadagnano un amico in più, ma perdono la figura genitoriale. Il risultato è che quasi sempre crescono insicuri, fragili, tutt’altro che rafforzati dall’atteggiamento del genitore che fa l’amico. Ogni volta che all’interno della famiglia qualcuno prende il posto di un altro, per quanto in buona fede, di fatto crea disordine e l’altro ne soffre.
Questo principio dell’ordine, detto anche di priorità, porta con sé un carico di diritti, ma anche di doveri, responsabilità e inevitabili conseguenze. Pensiamo, ad esempio, ai bambini genitorializzati, ossia figli investiti del ruolo di genitori o di adulti: figli che accudiscono madri e padri malati, o drogati, o entrambe le cose e devono prendersene cura, nutrirli, lavarli, preoccuparsi per loro. Questi bambini sono costretti a diventare genitori dei loro genitori. Non hanno scelta. Eppure l’importanza dell’ordine è tale che chiunque lo tradisca, non importa il motivo o l’animus, fallisce. Di fatto, anche se il bambino agisce in quel modo (prendendosi cura del genitore) per un amore cieco nei suoi confronti, la sua scelta porterà disordine.
TRATTO DA "IL CORPO E L’ANIMA. I LORO MOLTEPLICI SIGNIFICATI NELLE NUOVE COSTELLAZIONI FAMILIARI SPIRITUALI" - Dott.ssa Flavia Accini