LE CINQUE FERITE E LE LORO MASCHERE

Quando nasce un bambino, sa nel profondo del cuore che la ragione per cui viene al mondo è essere sé stesso: la sfida di ciascuno di noi è di vivere delle esperienze fino ad accettarle e amarci attraverso di esse.

La maggior parte delle esperienze scomode, dolorose o traumatiche vengono normalmente vissute nella non accettazione, ad esempio con una sensazione di senso di colpa, paura, giudizio, ecc, attivando un circolo vizioso di esperienze che ci portano a rivivere le medesime esperienze. Un passo molto importante che siamo tenuti a fare per vivere la nostra vita in maniera più consapevole e libera da irretimenti è quello di accettare sé stessi. Consiste appunto nella necessità di accettare che il tal evento traumatico, la tal situazione dolorosa, siano capitate proprio a me. Questo è il primissimo "step" da compiere. In altre parole, è importante non negare e non rifiutare l'evento, ma guardarlo per ciò che è: un fatto accaduto a me, vuoi per via del mio "karma" o per via della mia storia famigliare. Senza questa primissima presa di consapevolezza si resta legati al rifiuto, al giudizio, alla negazione.

ESISTE UN'ENORME DIFFERENZA TRA ACCETTARE SE' STESSI E ACCETTARE L'ESPERIENZA TRAUMATICA. ACCETTARE SE' STESSI SIGNIFICA AMMETTERE CHE TUTTE LE ESPERIENZE SGRADEVOLI E DOLOROSE HANNO LO SCOPO DI FARCI PROGREDIRE NELL'EVOLUZIONE PSICOLOGICA, AVVINCHEì SI POSSA EVOLVERE COSCIENTEMENTE.

Lungo questo cammino, ognuno di noi si crea delle maschere con delle nuove personalità che servono a proteggerci dalla sofferenza vissuta in giovane età. Queste maschere sono cinque e corrispondono a cinque grandi ferite fondamentali vissute da ogni essere umano. La creazione di queste maschere è il frutto degli irretimenti famigliari che non abbiamo ancora risolto e che condizionano la nostra vita.

1) RIFIUTO

2) abbandono

3) umiliazione

4) tradimento

5) INGIUSTIZIA